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Lo scorso anno sono venuta in contatto con il gruppo di Making of love che, coadiuvato da Paolo Mottana, docente di filosofia dell’educazione, promotore della filosofia immaginaria e della controeducazione, si è posto l’obiettivo di portare nelle scuole la tematica della sessualità, da tempo confinata in un penoso limbo di omertà e di silenzio per paura delle critiche di genitori e colleghi. La mia ricerca, partita circa sette anni fa e inizialmente rivolta esclusivamente al […]
In classe io, voi, noi docenti siamo una persona sola, noi e i nostri allievi dentro le aule. Nelle scuole di formazione per insegnanti e nelle università vi sono specialisti disciplinari e specialisti in pedagogia o psicologi che rafforzano la suddivisione astratta, in relazione al mestiere del docente, tra pedagogia e didattica. Noi questa suddivisione astratta, che ha senso per scopi formativi, la superiamo con l’edu-didattica, un concetto basato su pratiche che nascono nelle aule […]
Il 13 Ottobre presso la Camera dei deputati è stata presentata la proposta di legge Dalla parte delle bambine, Misure per il contrasto agli stereotipi di genere e per la promozione della diversità e dell’inclusione nei testi scolastici, primo firmatario l’onorevole Alessandro Fusacchia, assieme a Lia Quartapelle, Paolo Lattanzio, Laura Boldrini, Alessandra Cannizzaro e Lucia Ciampi, alla presenza di Vittoria Casa, presidente della commissione Istruzione della Camera. Una proposta che interessa da vicino la scuola, […]
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono una serie di difficoltà in ambito scolastico, presentate da bambini normalmente scolarizzati, in assenza di patologie neuromotorie, cognitive, psicopatologiche e/o sensoriali. Il disturbo può interessare uno specifico dominio di abilità distinte come l’apprendimento della lettura ( dislessia ), della scrittura ( disortografia ), della grafia( disgrafia ) o del calcolo ( discalculia ). Disturbo è un’alterazione di una particolare funzione; Specifico riguarda uno specifico dominio di abilità, lasciando intatto […]
La Costituzione della Repubblica italiana, già nel 1947 all’art. 3, così affermava: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Questa affermazione disegna, di fatto, un’eguaglianza solo formale, accompagnata da un’eguaglianza sostanziale, che prevede il diritto ad una dignità della “persona”, la quale deve essere messa in grado di esplicare […]