IL TAPPING A SCUOLA: INIZIARE LA LEZIONE COL SORRISO

Scritto da il 4 Dicembre 2020

Hai presente, la prima ora del lunedì? Gli sguardi persi, gli sbadigli selvaggi, Il cappuccio della felpa sulla testa… qualcuno si spinge oltre, e, in ultima fila, appoggia la testa sul banco… dorme, ma di brutto proprio! In DAD, in realtà succede tutte le prime ore…

Ho un suggerimento che ti potrà aiutare a risolvere in modo efficace questa situazione. Il TAPPING (dall’inglese tamburellare) o EFT “Emotional Freedom Technique”, è una tecnica veloce, semplice e alla portata di tutti. Bastano le nostre mani e una manciata di minuti. Il principio alla base del funzionamento di questa pratica è legato al fatto che, nel corso della giornata, accumuliamo nell’organismo dei blocchi, che impediscono alle energie positive di fluire liberamente. Per liberare questi punti e ripristinare il corretto fluire delle energie è sufficiente tamburellare con le punte delle dita in determinati punti del corpo.

L’ho sperimentata a un corso di formazione della durata di 3 giorni. Il formatore quando ci vedeva spenti o assonnati ce la proponeva e alla fine di questa pratica mi sentivo decisamente meglio! Riporto qui di seguito la sequenza, che puoi ripetere un paio di volte, per una durata complessiva di cinque minuti circa.

  1. Fai alzare in piedi i tuoi studenti (se lo fai in Dad web rigorosamente accese)
  2. Un braccio avanti, l’altro comincia a battere lievemente sulla mano, sul polso, sull’avanbraccio, via via fino alla spalla (non deve essere troppo forte, ma nemmeno una carezza, tipo dei piccoli schiaffetti)
  3. Si cambia braccio e si fa la stessa cosa
  4. Poi si alza una gamba, cercando di stare in equilibrio, e si comincia a picchiettare con entrambe le mani prima la caviglia poi il polpaccio e via via su fino ai glutei
  5. Si picchetta sui reni (qui fate presente che il tocco deve essere più delicato)
  6. Mani aperte ad artiglio, si picchietta piano all’attaccatura dei capelli
  7. Si procede all’altezza delle sopracciglia
  8. Sotto gli occhi (anche qui più piano perché è una zona delicata)
  9. Sotto il naso
  10. Sotto il mento

Ripeti daccapo.

È di fondamentale importanza eseguire questi tamburellament insieme a loro. Vi farete insieme qualche grassa risata, perché all’inizio c’è sempre un po’ di vergogna. Non ti scoraggiare se qualcuno non lo fa, la cosa positiva è che, vedendo gli altri divertirsi, per non sentirsi escluso la volta successiva ci proverà anche lui. Rodari diceva che “nella scuola si ride troppo poco”…vorrei sapere chi ha detto che a scuola bisogna stare sempre seri. Il sorriso è una cura per l’anima!

Foto di Andrea Piacquadio da Pexels


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