ANGSA: il piccolo Salvatore torna in Classe
Scritto da Doriana D'Elia il 29 Novembre 2020
Salvatore torna in classe, termina la disavventura del piccolo bambino autistico di un istituto comprensivo scolastico del Cilento, a sud della provincia di Salerno, determinante l’intervento dell’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici tramite il suo delegato, Emilio Pirfo, su incarico del presidente Claudia Nicchiniello. A denunciare l’atto discriminatorio nei confronti del bambino è stata la madre che ha proceduto tramite diffida all’istituzione scolastica frequentata dal figlio affetto da spettro autistico. Sebbene ai sensi dell’ordinanza n° 90 della Regione Campania, del 15 novembre scorso, l’alunno, che chiameremo con il nome di fantasia Salvatore, ha diritto alla frequenza scolastica in presenza presso i locali della scuola di appartenenza, l’istituzione scolastica di riferimento non ha però provveduto all’erogazione del servizio con una modalità congrua alla didattica in presenza, attuando arbitrariamente una restrizione dell’orario settimanale delle lezioni riservate all’alunno Salvatore. I profili di discriminazione non sono passati inosservati all’Angsa Campania, che si è immediatamente attivata inoltrando una sonora diffida al dirigente scolastico dell’istituto comprensivo.
A comunicare il lieto fine della vicenda è stato lo stesso delegato dell’associazione campana, Emilio Pirfo, il quale soddisfatto ha dichiarato: «L’istituzione scolastica ha dimostrato in questo caso senso di ravvedimento, rimediando con immediatezza ad un suo errore, e che alla fine a vincere sono stati, come sempre dovrebbe essere, il dialogo e la solidarietà partecipativa che deve virtuosamente esistere nel rapporto triangolare scuola-famiglia-disabilità». A stretto giro, tuttavia, l’istituto scolastico, con documento interno protocollato e firmato dal Dirigente, ha subito provveduto ad eliminare il trattamento discriminatorio, dando così prova di ravvedimento, sebbene dietro previo sollecito dell’associazione, comunicando ai genitori che il loro figlio Salvatore sarebbe da subito potuto rientrare a scuola tutti i giorni, da lunedì al venerdì, svolgendo così una didattica in presenza negli stessi giorni e ore che i suoi compagni svolgono in modalità a distanza. L’avvocato Pirfo in chiosa: «L’Angsa Campania interverrà sempre a tutela degli alunni con disturbo autistico, per reprimere fermamente ogni forma di discriminazione, diretta o indiretta, e contro ogni tipo di atteggiamento ostruzionistico che dovesse essere perpetrato verso gli stessi, agendo contro Dirigenti Scolastici e contro chiunque abbia un ruolo di responsabilità nella gestione dell’istituzione scolastica, prima con diffida e poi, in mancanza di riscontro, in tutte le sedi legali, avendo l’associazione, in forza della sua esponenzialità, legittimazione attiva di intervento sia procedimentale-amministrativo che processuale». Il trattamento di sfavore costituisce, infatti, discriminazione diretta, ai sensi dell’art.2 comma 2 della Legge n. 67 del 1 marzo 2006, recante “Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni” e che avrebbe determinato non solo responsabilità di natura civile e disciplinare ma anche di natura penale, ravvisandosi in fattispecie gli estremi di interruzione di pubblico servizio e abuso di ufficio per i quali la famiglia di Salvatore avrebbe fatto esposto alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania nel caso in cui non fosse cessata immediatamente la condotta discriminatoria. «Come Associazione il nostro auspicio è che tra famiglia e la scuola si instauri costantemente un rapporto di sana, fattiva e leale collaborazione- il delegato dell’Angsa Campania, Emilio Pirfo, conclude-, confidando che le azioni legali si rendano sempre meno necessarie, davanti a forme di auto-ravvedimento da parte degli stessi organi scolastici. Questo è il nostro obiettivo e confidiamo che lo sia, a tutti i livelli, anche per l’Istituzione Scuola».