VERSO NUOVI MODELLI PEDAGOGICI: UN MODO TOTAL MENTE DIFFERENTE DI APPRENDERE

Scritto da il 12 Novembre 2020

“Questo nostro tempo richiede di vivere problemi come sfide e non come ostacoli” Papa Francesco Oggi, possiamo dire che non viviamo un’epoca di cambiamento quanto più un cambiamento d’epoca.

I cambiamenti d’epoca segnano la ricerca di nuovi modelli dell’agire umano in tutti gli ambiti del vivere della persona. Nel attuale momento storico, segnato da pandemia , ci si è trovati ad affrontare diverse sfide in vari ambiti, un ambito nel quale ci si è trovati ad affrontare una grossa sfida è sicuramente quello della scuola e dell’intero sistema formativo ed educativo.

Possiamo dire che un elemento tipico dell’Educazione è quello di essere in continuo movimento. La realtà Educativa è appunto una realtà dinamica non mai un’azione ripetitiva, ma l’arte della crescita.

Nel particolare, l’universo del digitale e della comunicazione online si trova ad essere protagonista nei pro cessi d’innovazione di nuove modalità pedagogiche in Itali a e nell’Unione Europea. Insegnati ed Educatori si stanno sperimentando in questo periodo con questa nuova modalità di “fare” Educazione e Formazione attraverso l’utilizzo dei vari supporti digitali. Siamo noi i primi testimoni di questa “nuova scuola”.

In questo cambiamento d’epoca , dobbiamo però prendere consapevolezza che l’insegnamento online non è e non deve essere meno dell’insegnamento in presenza, ma deve essere visto e percepito come un modo totalmente differente di Apprendere, Formare ed Educare .

Queste nuove modalità di “fare Educazione” hanno evidenziato maggiormente come nelle dinamiche educative la famiglia giochi un ruolo centrale e di primo rilievo. Le diverse tipologie famigliari dalla condizione socio – economica e culturale, alla familiarità con le nuove tecnologie, fino a considerare il numero dei componenti e alla dimensione dell’abitazione , possano influenzare la relazione insegnamento e apprendimento a distanza, andando a determinare ​l’efficacia di fare formazione in questo modo e in questo periodo. A pensarci bene, questa nuova modalità di fare scuola ha portato a far emergere, amplificandone la valenza e la portata , tutto quel lavoro di supporto che la famiglia svolge in merito all’educazione e alla formazione dei propri figli.

Il cambiamento di modalità di fare formazione , ci porta poi alla riflessione circa la scomparsa del rapporto asimmetrico e gerarchico tipico della società a stampo patriarcale, ma al radicarsi di una società sempre di più di tipo orizzontale, dove l’autorità è trasferita alle istituzioni e alle leggi.

Questa società orizzontale trova nei media digitali uno strategico alleato. Oggi possiamo osservare come l’influenza e lo status del presidente, del genitore, del insegnante e del poliziotto non sono come quel li che una volta erano, né lo è il potere della parola o la paura della legge. Questi so no i segnali di uno disgregamento più profondo dei legami che ci legano, di un allentamento delle redini che ci controllano e di una decadenza di un ordine sociale .

Tutto questo resta complesso da gestire , ma la questione è più profonda e culturale: si è perduto e si sta perdendo il concetto di autorità. Ricordiamo a questo proposito le parole di Hanna Arent, la quale denuncia va una perdita di autorità nella società moderna così: “ A verla perduta significa aver perduto le fondamenta del mondo, che in effetti da allora ha cominciato a spostarsi, a cambiare, modificandosi con sempre crescente rapidità in forme diverse, sì che noi ci troviamo alle prese con un universo proteiforme, dove in ogni momento tutto può trasformarsi in qualunque altra cosa 1”

Questo dato di fatto può essere accolto sia come un segno di decadenza, sia co me un’opportunità di mutamento culturale, dove sarà necessario andare a ridefinire nuove coordinate di senso. Sicuramente questo cambiamento di scenario richiederà assunzione di responsabilità, competenza, prudenza, creatività e tanta passione da parte di tutte le agenzie formative.

Arrivati a questo punto sembra naturale chiedersi : quali sfide e quali fatiche comporterà questo cambiamento d’epoca all’interno dei contesti pedagogici?

Prima di tutto è bene sottolineare che l’educazione e la formazione sono processi lunghi che necessita no di parecchio tempo prima che si possa osservare un effettivo cambiamento, ma alcune piste di riflessione ci portano a pensare che “niente sarà più come prima” e come il supporto 1 Hanna Arendt, Tra passato e futuro, Garzanti, Milano 1999​.

Marianna Capobianco

Foto di Christine Schmidt da Pixabay 

tecnologico potrebbe agevolare non solo la gest ione della didattica, ma anche la governance dell’intero ecosistema scolastico. Marianna Capobianco

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