DI-VERSI A SCUOLA. IL VALORE PEDAGOGICO DELLA POESIA
Scritto da Carmen Talarico il 30 Luglio 2021
Modernità liquida e soggettivismo
Un grammo di realtà pura basta a chi sa vedere.
Christian Bobin
La modernità liquida bagna le nostre vite «nella convinzione che il cambiamento è l’unica cosa permanente e che
l’incertezza è l’unica certezza» [1] per dirla con le parole del sociologo polacco Zygmunt Bauman che ne ha
elaborato l’espressione. Ne è il corollario l’esasperato soggettivismo, che supera l’empatia, l’ascolto attivo,
il fare comunità.
Il tempo presente che abitiamo, inoltre, è quel luogo di smarrimento che rompe gli argini della
progettualità e delle previsioni anche a breve termine.
Modernità liquida e tempo presente ci restituiscono l’assenza di punti di riferimento e un viaggio tra
parole urlate e conflitti che rendono tutti più fragili.
Anche nella scuola.
La cura dello sguardo
La meraviglia come principio della conoscenza.
Aristotele
Occorre la cura dello sguardo, partendo proprio dai bambini.
I nativi digitali hanno occhi volti verso il basso e la postura concava nel rapimento delle luci e delle
immagini della tecnologia. Goccia dopo goccia, nel quotidiano si educano alla parte mancante, all’oblio è
riservata la naturale pienezza di ciò che c’è intorno a noi, l’incanto che ci donano la relazione con l’altro,
la musica, un’opera d’arte, la natura.
La Poesia è Maestra.
Con delicatezza invita ad assumere una postura aperta e accogliente verso l’esteriorità e l’interiorità in un
processo che rispetta i tempi del soggetto, educa all’osservazione, incoraggia il pensiero divergente, guida
gli occhi al cielo, alle stelle e alla luna per guardare dall’alto le cose e dare il giusto peso agli eventi,
mantiene lo stupore nel problem solving, coltiva i sogni sostenendo la fatica, affina i talenti.
La poesia è uno stile di vita che restituisce bellezza, gentilezza, meraviglia.
La Poesia è un metodo di studio e di ricerca.
La cura della parola
Oh, vivere d’ora innanzi una vita come un poema di
nuove gioie!
Danzare, battere le mani, esultare, gridare, saltare,
slanciarsi, scorrere, fluttuare!
Essere un marinaio del mondo diretto a tutti i porti,
una nave stessa, (guardate queste vele che io spiego al
sole e all’aria)
una veloce e rigonfia nave piena di ricche parole, piena di
gioie!
Walt Whitman
I bambini si cibano di giochi e immagini.
La Poesia è un linguaggio simbolico che apre alla realtà e vive di metafore e similitudini, musicalità, giochi
di e nelle parole. Allena ad elevarsi con leggerezza, ad abitare il problema e a cercare una personale
soluzione rompendo gli schemi con creatività.
Ogni legame fra le lettere, le sillabe e le parole sono un misterioso viaggio linguistico, storico-geografico,
scientifico, musicale.
Occorre, pertanto, avere cura della parola e a custodirla.
La Poesia è la resilienza che può tessere le nuove trame del sapere, mantenendo le radici salde del passato.
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[1] Zygmunt Bauman, Modernità liquida, Editore Laterza, 2011.