Riflessione sul mestiere dell’ insegnante
Scritto da Antonella Rita Pisu il 11 Luglio 2024
In….segnare è lasciare un segno indelebile nel cuore e nella mente.
Insegnare deriva dal latino insignare e significa incidere segni nella mente. Lasciare tracce consistenti nelle persone con il fine di fornire loro le chiavi per comprendere la realtà, gli strumenti per capirla, affrontarla, plasmarla.
L’insegnamento è un arte antica indispensabile per offrire all’altro l’esempio, specifico sulla base del settore di appartenenza, di come la vita quotidiana possa divenire oggetto di conoscenza e quindi trasformarsi in soluzione inaspettata al problema. Aprire la mente, elevare il pensiero, toccare mete prima considerate irraggiungibili. L’insegnamento è una componente importante del comunicare, azione che contraddistingue l’uomo e gli permette di rapportarsi con l’altro. Più profonda è la comunicazione più stretto e intenso è il rapporto che ciascuno è in grado di creare.
Infatti, la comunicazione costituisce una delle attività principali dell’insegnante ed è il modo con cui si intende trasferire le competenze, l’entusiasmo agli altri, affinché tutti possano avere gli strumenti per dare vita a opere in grado di, a loro volta, divenire segno indelebile nella memoria di altre persone. Oggetti belli, funzionali, responsabili che prendono forma da parole condensate, figurazioni di materia, pensieri tattili.
Un insegnante nel processo dell’ insegnamento deve lasciare traccia, imprimere segni nel cuore e nell’anima, incidere nella mente; mostrare, spiegare, indicare la strada; riferire; suscitare negli allievi, con l’esempio e con le parole, sentimenti, abitudini, comportamenti; creare le condizioni adatte a scoprire la verità e a impadronirsene; suscitare la passione per la conoscenza, coinvolgendo i giovani con un’adeguata preparazione e col proprio entusiasmo.
Inoltre, bisogna sollecitare l’alunno a guardarsi dentro, e, nel contempo, aiutarlo a incanalare il potenziale di cui è dotato nella giusta direzione, con tenacia fiducia e volontà.
L’insegnante si impegna a favorire la crescita integrale della persona affidata alle sue cure dalla società. Gli allievi sono l’invisibile, e tuttavia reale e grande, capitale da mettere a frutto per il futuro. Il giovane deve essere aiutato: a scoprire le risorse di cui dispone e a farne l’uso migliore; ad avere fiducia in sé stesso; a non smettere mai d’imparare; a rendersi conto di essere parte preziosa del mondo; a usare i propri talenti per diffondere gioia e bontà sulla terra. Deve poi farsi, a sua volta, artefice del proprio futuro, imparando a usare la libertà, di cui in quanto uomo è dotato, con senso di responsabilità, altruismo e generosità. La relazione docente-allievo dunque vive nello spazio e nel tempo, strutturandoli e ristrutturandoli, al fine di creare alleati preziosi che permettano l’accoglienza della diversità e lo sviluppo della creatività di entrambi i protagonisti.
Ben sintetizza L. S. VYGOTSKIJ“ Lo studente è colui che costruisce la propria strada e l ‘insegnante è colui che lo accompagna lungo il cammino.”
Pedagogista Dott.ssa Antonella Rita Pisu.
Christian Di 13 Luglio 2024 alle 00:09
Complimenti Antonella per questo articolo, ha descritto pienamente lo sguardo giusto per insegnare e approcciarsi con gli allievi e le allieve. Mi trovo pienamente d’accordo con te.
Emanuele Piccini Di 13 Luglio 2024 alle 23:18
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