Report del progetto “Nigeria, punto e a capo”: minoranze straniere non rappresentate politicamente

Scritto da il 7 Ottobre 2022

Settembre 2022: elezioni politiche in Italia. Un altro giro di giostra per una campagna elettorale basata sulla strumentalizzazione delle minoranze straniere non rappresentate politicamente.

Se negli anni dell’epidemia di Covid-19, tra il 2020 e il 2021, il tema dell’immigrazione è scomparso dai rotocalchi diventando sempre più marginale, se in seguito il bombardamento dell’Ucraina ha dirottato il focus su un’altra brutta pagina della storia, dopo la caduta del governo Draghi l’immigrazione è tornata ad essere materiale incandescente capace di spostare voti da una parte all’altra dei seggi.
Significativo è il fatto che negli ultimi anni una piccola minoranza come quella nigeriana sia stabilmente presente sulle pagine di cronaca nera di giornali quotidiani e nazionali. Un gruppo che, secondo i dati Istat, con sole 100mila presenze rappresenta circa un cinquantesimo di cinque milioni di stranieri domiciliati e residenti nel nostro Paese.

Significativa è la drammatica vicenda di Alika, padre di famiglia in cerca di un luogo sicuro per vivere, ucciso per razzismo. Uno delle tante vittime di efferata violenza alle quali è proibito il sogno di vivere in pace anche a causa dell’hatespeech diffuso da alcuni media.
Nel 2021 sono state oltre 45 le testate giornalistiche che nel solo mese di ottobre hanno pubblicato notizie in cui la nazionalità nigeriana è stata associata ad un fatto di cronaca nera. Nel mese di settembre risultano essere 40, a luglio dello stesso anno erano 27.
Con l’aumentare dell’atteggiamento di intransigenza verso tutto ciò che è diverso, prende avvio “Nigeria, punto e a capo”, iniziativa volta a tutelare le comunità nigeriane in Italia, contro il crescente odio per la diversità fomentato da alcuni media che rilanciano notizie xenofobe.
L’idea nasce in seguito alla realizzazione del documentario “Che la maledizione sia dannata”(2018) diretto da Laura Ghiandoni e Gianluca Gregori, con focus sul tema del traffico degli esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale.
L’iniziativa per come è stata ideata è volta ad affiancare le comunità nigeriane per ciò che concerne l’aspetto della comunicazione, del rapporto con i media italiani e si sviluppa in due step. Il primo è l’incontro con le comunità nigeriane su tutto il territorio italiano, il secondo è la campagna di sensibilizzazione condotta da addetti alla comunicazione e rivolta a cittadini e media

1)Incontro con alcune comunità nigeriane sul territorio nazionale

Nel 2021 è iniziato il viaggio itinerante di Connect tra le comunità nigeriane in Italia.
Dopo la prima tappa, compiuta ad agosto nella parrocchia di Sant’Ambrogio della Massima, a Roma, sono seguite le due tappe a Napoli e Irsina, in provincia di Matera, è arrivato a Senigallia e Ancona. A dicembre il tour ha toccato le città di Bologna e Milano.
Durante il viaggio itinerante sono state raccolte oltre 30 testimonianze video. Decine di persone di origine nigeriana hanno raccontato la propria esperienza di integrazione o di mancata integrazione, il proprio trascorso in Nigeria, introducendo il motivo che ha spinto all’emigrazione.

Vedi la galleria fotografica

Le tematiche

• Durante le interviste compiute è emersa la comune esperienza dell’essere vittima di discriminazione su base razzista, esperienza vissuta dalla maggioranza dei membri intervistati della comunità.
• Dai racconti perfino lo sport risulta essere un terreno fertile per divisioni legate al colore della pelle.
• Un’altra parte delle difficoltà di ogni giorno è la lingua italiana, vissuta come una vera e propria barriera che ostacola il dialogo con persone di altri gruppi. Nessuna delle persone intervistate parlava un italiano fluido, carenza che ha influito inevitabilmente sul dialogo, sui temi di cui si è discusso durante le interviste e sullo stesso sviluppo del progetto.
• Durante il viaggio itinerante sono emerse alcune figure di spicco della comunità nigeriana. Figure di supporto che intervengono compiendo piccole e grandi azioni di volontariato nelle più drammatiche situazioni di fragilità che si presentano dentro la comunità che non trovano supporto nelle istituzioni italiane.

Le storie sono state pubblicate al link:
www.associazioneconnect.org/nigeria-testimonianze

2)La campagna di sensibilizzazione rivolta a cittadini e media

Il 21 marzo per la Giornata mondiale contro la discriminazione razziale indetta dall’Onu è giunta al culmine la campagna di sensibilizzazione “Nigeria, punto e a capo”.

Nelle settimane precenti i volontari di Connect hanno contattato via email e via telefono:

 50 giornalisti circa di testate nazionali,
• 70 giornalisti circa di testate locali e della regione Lazio,
• 30 giornalisti circa specializzati in temi sociali. Ai quali si aggiungono:
• 32 giornali che hanno divulgato articoli in cui la nazionalità nigeriana veniva indicata nei fatti di cronaca nera nei mesi di giugno, luglio, settembre 2021;
• 50 quotidiani pubblicati online del gruppo Citynews.
È stato avviato il dialogo con Attilio Velasco, Responsabile Relazioni esterne, che ha confermato di aver richiesto la partecipazione ai giornalisti.

In totale sono state contattate circa 230 testate.

13 giornali online hanno pubblicato il comunicato stampa.

Vedi la Rassegna Stampa di “Nigeria, punto e a capo”

Inoltre la campagna di sensibilizzazione è stata condivisa con i vertici della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FGIC), organizzazione impegnata nella lotta contro la discriminazione razziale negli stadi.

Conclusione dell’iniziativa “Nigeria, punto e a capo”

Il 29 luglio 2022 è stato ucciso a mani nude di giorno nella via centrale di Civitanova Marche per motivi razziali Alika, nigeriano di 39 anni. Nei 3-4 minuti in cui l’assassino, Filippo Ferlazzo, operaio incensurato, compieva lo strangolamento sono stati girati numerosi video da parte dei presenti, riprese effettuate con il cellulare che hanno fatto il giro del web. Mentre i video documentavano in modo crudo le azioni dell’assassino, dimostravano anche che gli astanti non osavano intervenire per fermare l’omicida, ma restavano inerti.
Anche per il contesto nel quale è stato compiuto, l’assassinio di Alika, a sfondo razziale, ha suscitato scalpore a livello nazionale e internazionale. Rapida è arrivata la condanna delle istituzioni governative nigeriane e da diverse correnti politiche italiane.

Connect ha preso parte alla manifestazione in memoria di Alika organizzata dal “Comitato 29 luglio” in data sabato 6 agosto a Civitanova Marche. Hanno partecipato al corteo alcune delle associazioni nigeriane già coinvolte nell’iniziativa “Nigeria, punto e a capo”, insieme ai sindacati e al Coordinamento Antirazzista nazionale.


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