L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO DELL’INFANZIA ATTRAVERSO IL DECRETO LEGISLATIVO 65/2017

Scritto da il 3 Giugno 2021

La Scuola dell’Infanzia è il primo ambiente esterno alla famiglia in cui i bambini iniziano a comprendere che esiste tutto un mondo di relazioni al di fuori del sé, che stimola le loro emozioni e produce sensazioni nuove con le quali confrontarsi e interagire. È un ambiente che si volge a promuovere  lo star bene con se stessi  e con il gruppo dei pari, che deve condurre ad un sereno apprendimento attraverso la predisposizione e la cura degli spazi educativi, la conduzione attenta dell’intera giornata scolastica. Il curricolo della scuola dell’infanzia si esplica proprio nel cercare di mantenere un perfetto equilibrio nei  momenti di cura, di relazione, di apprendimento.

Il Decreto Legislativo n. 65 del 13 aprile 2017, all’articolo 1- comma 1, così recita: “Alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali”. Per tale ragione è stato predisposto un “Sistema Integrato di Educazione e di Istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni”,  volto a promuovere la continuità del percorso educativo e scolastico, con particolare riferimento al primo ciclo di istruzione, sostenendo lo sviluppo dei bimbi in un processo unitario, in cui le diverse articolazioni dello stesso Sistema Integrato collaborano attraverso attività di progettazione, di coordinamento e di formazione comuni. Esso concorre, in tal modo, a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali e favorisce l’inclusione di tutti i giovanissimi alunni, attraverso interventi personalizzati e un’adeguata organizzazione degli spazi e delle attività. È rilevante comprendere che l’apprendimento dei bambini dai 3 ai 6 anni di età avviene attraverso l’azione, l’esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l’arte, il territorio, in una dimensione principalmente ludica con tutto quello che rappresenta il mondo esterno, in una interconnessione di relazione e conoscenza. Le metodologie didattiche fanno riferimento soprattutto all’esperienza concreta e tangibile con gli oggetti proposti e sottoposti all’osservazione.  L’apprendimento  procede così per tentativi ed errori, attraverso la  conversazione ed il confronto tra pari e con l’adulto.
Di notevole importanza è la sapiente costruzione della routine, ossia di quei momenti della giornata che si ripresentano in maniera costante e ricorrente legati all’accoglienza, al benessere e all’igiene, alla relazioni interpersonali, che svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della quotidianità e si offrono come base sicura per nuove esperienze e nuove sollecitazioni, aiutando i bambini ad orientarsi rispetto allo scorrere del tempo e potenziando le loro competenze personali, cognitive, affettive, comunicative. Sono esse: l’appello, l’attribuzione degli incarichi, la cura del corpo, il riordino dell’ambiente, il pasto comunitario, il riposo. Tutti elementi che, se ripetuti con costanza, donano ai bimbi la certezza di potersi sentire sicuri di sé.
Il punto nodale è indubbiamente la preminenza che si da al momento del gioco, durante il quale i bambini si esprimono, raccontano, rielaborano in modo creativo le esperienze personali e sociali.
L’osservazione da parte dei docenti, nelle sue diverse modalità, rappresenta uno strumento fondamentale per conoscere e accompagnare il bambino in tutte le sue dimensioni di sviluppo. La documentazione delle esperienze serve a tenere traccia, memoria e riflessione, tanto negli adulti quanto nei bambini, dei progressi dell’apprendimento individuale e di gruppo. La valutazione, nei suoi vari stadi riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita di ciascun bambino ed ha una valenza indubbiamente formativa. Il Sistema Integrato 0-6 anni  ha rappresentato un cambiamento culturale importante, una vera svolta che mette al centro i diritti dei più piccoli. Le istituzioni preposte hanno stabilito di lavorare insieme, con risorse certe e regole condivise, per offrire alle famiglie, e anche potenziare, strutture e servizi ispirati a standard uniformi su tutto il territorio nazionale, per dare alle bambine e ai bambini maggiori opportunità di accesso a un’istruzione di qualità fin dalla nascita, che vada a raccordarsi pienamente con quelli che saranno i diversi gradi di istruzione successivi, per il completamento della loro formazione umana e culturale.

Lecce

Foto Pexels


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