Scuola e territorio
Scritto da redazione il 25 Aprile 2021
Viviamo la piena consapevolezza di attraversare un tempo stanco, ripetitivo, a volte asincrono, come molte ore di lezione scolastica, laddove a-sincrono rende bene il senso di una privazione, di un tempo scandito da ritmi personali e mancante di un’effettiva relazione. Il disagio è forte e palpabile, lo conoscono con angolazioni diverse genitori ed insegnanti, lo vivono su di sé gli adolescenti, a cui è stata strappata la vocazione, propriamente giovanile, del “fare gruppo e costruire comunità”, nonostante il moltiplicarsi di opportunità virtuali, la cui fruizione non sempre è garantita. In questo solco, il territorio di appartenenza può fare la differenza, con opportunità, a seconda dei casi, offerte, assenti o negate.
È un momento importante, in cui si parla molto di scuola, ma forse, mai come ora, è fondamentale ascrivere il ruolo dell’istituzione formativo-educativa in un più vasto orizzonte di relazioni, di fare rete tra le singole scuole e con il territorio. Gli Uffici Scolastici territoriali si sono mossi in questa direzione e, tra direttive e ordinanze, hanno curato e stanno curando le relazioni tra le singole realtà scolastiche, cercando di dirimere le controversie interpretative, di mediare tra le molteplici esigenze e peculiarità locali, senza per questo perdere di vista il fine del proprio operato tra riconoscimento del diritto allo studio e salvaguardia prioritaria della salute.
Anche altre istituzioni stanno operando sul territorio per promuovere e rinsaldare i rapporti all’interno del tessuto scolastico, specie in realtà dove più forte si avverte il limite rappresentato dal digitale divide. Proprio in merito a ciò l’USAID, agenzia degli USA per lo sviluppo internazionale, ha siglato una parthenership con la fondazione Rotary, finalizzata allo stanziamento di circa 300.000 euro per i territori di Puglia e Basilicata, allo scopo di sostenere le comunità locali, nell’impatto sociale ed economico del Covid 19. Territorio significa anche promozione e valorizzazione di potenzialità nascoste, moltiplicarsi di iniziative, a volte inscritte in consuetudini consumate, che facendo leva su originalità e fantasia, ricercano nuove modalità espressive. Scuola ad esempio fa rima con territorio quando le attitudini alla scrittura sono promosse anche virtualmente in un salone parrocchiale che assembla, a distanza, i pezzi di “giornalisti in erba” sui valori e sull’attualità del messaggio cristiano, lontani fisicamente, ma vicini di penna e di sentimenti. Lo scopo è quello di continuare a tessere dei legami che il forzato isolamento potrebbe far avvertire come non più essenziali.
Degna di menzione è anche l’iniziativa che interessa circa 6000 studenti della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado con videolezioni svolte dalla rete delle fattorie didattiche in Puglia, in modo da vivere, sia pure virtualmente, tutti i cicli della produzione agroalimentare. L’obiettivo è di accrescere l’interesse dei giovani allievi verso la natura, amplificando la dimensione ludica, con ricadute sulla consapevolezza della salvaguardia del nostro patrimonio naturale. Iniziative da valorizzare non solo in relazione alla complessità della situazione presente, ma anche in un’ottica educativa e valoriale di lungo periodo, che stabilisca il legame proficuo di una scuola non solo connessa, ma anche inscritta in un territorio.
Maura Melissano
Foto di Daria Nepriakhina da Pixabay
