LA SCUOLA DELL’INFANZIA, UN NUOVO PUNTO DI RIFERIMENTO
Scritto da Tiziana Di Giulio il 18 Novembre 2020
Il 30 Ottobre il Governatore della Puglia Michele Emiliano ha varato l’ordinanza 407/2020 che ha disposto la sospensione dell’attività didattica in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado e il ricorso alla DDI. Restavano fuori dall’ ordinanza le Scuole dell’Infanzia, poiché non essendo obbligatorie veniva lasciata alle famiglie la libertà di scegliere se i figli dovessero frequentarle. Dal 2 Novembre, noi docenti di scuola dell’infanzia ci siamo trovate in scuole “straordinariamente vuote”, e solo facendo leva sulla nostra professionalità, esperienza, competenza e creatività siamo riuscite a non far trapelare con i bambini le ansie e le preoccupazioni di una situazione emergenziale che pare fuori controllo, lasciando vivere ai nostri piccoli, un tempo scuola sereno e spensierato.
Mai come in questo periodo la Scuola dell’Infanzia è stata un punto di riferimento per genitori e bambini, ma a molti la sua identità e il suo ruolo restano sconosciuti. Cos’ è? Che cosa si propone? Chi sono le docenti che vi insegnano e che ruolo hanno?
La Scuola dell’Infanzia è il primo segmento del percorso di istruzione, ha come finalità lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, delle competenze e della cittadinanza (Indicazioni Nazionali 2012). Alle docenti di Scuola dell’Infanzia, spetta il delicatissimo compito di accogliere i bambini all’inizio del loro percorso scolastico e guidarli al loro ingresso nella Scuola Primaria, aiutarli nella socializzazione, motivarli all’apprendimento, stimolare la loro curiosità e il loro interesse, renderli partecipi dei vari momenti della vita scolastica, utilizzando attività basate sul gioco e sull’esperienza diretta. A tal fine viene utilizzata la didattica laboratoriale, che favorisce l’apprendimento per scoperta e permette al bambino di avere un ruolo attivo, collaborare con gli altri, confrontarsi ed imparare facendo (learning by doing). In questo momento storico di emergenza sanitaria nella Scuola dell’Infanzia in cui insegno, l’Istituto Comprensivo Alfieri-Garibaldi, abbiamo elaborato un progetto di Educazione Civica sulla salute e sull’igiene, in cui la didattica laboratoriale, grazie all’esperienza diretta, veicola più facilmente messaggi e norme di comportamento. Ai bambini tutto viene presentato sotto forma di gioco per stimolare l’interesse, la partecipazione e la consapevolezza oltre che per sdrammatizzare ed alleggerire la situazione. La risposta dei bambini è assolutamente positiva; basti pensare che ormai, anche l’igienizzazione delle mani all’arrivo e nei momenti salienti della giornata scolastica è un’ azione che compiono in maniera autonoma e senza doverglielo più ricordare. Certo la nostra grande fortuna è che i bambini apprendono in fretta le regole condivise e presentate in modi sempre diversi e ludici; restano loro impresse e il feedback è positivo. I bambini, dimostrano una grande adattabilità e una risposta positiva alle nuove esigenze che, spesso manca in noi adulti. Il documento emanato dal Ministero dell’Istruzione, “Le Linee Guida per la ripresa dell’attività in presenza”, ha altresì stabilito che nella Scuola dell’Infanzia non deve esserci né l’utilizzo della mascherina né il distanziamento sociale, ma i bambini sono attenti e consapevoli. Vederli tossire o starnutire nel gomito fa tenerezza e percepire che l’osservanza delle regole nasce, in loro, dal desiderio di stare a scuola e godere la compagnia degli amichetti è straordinario ed invita, noi adulti, a profonde riflessioni. Abbiamo tanto da imparare dai nostri alunni e mai come in questo momento i docenti e l’intera comunità educante, dovrebbero sforzarsi di disegnare per loro un “presente” ricco di colori che preservi la loro allegria, il loro entusiasmo e la loro naturale voglia di stare insieme. L’unica strada possibile è attingere alle nostre risorse umane e professionali, regalando loro spazi e momenti in cui essere “semplicemente bambini ” . Perché sarà pur vero che il virus ci sta togliendo ampi spazi di azione e libertà, ma al tempo stesso ci sta offrendo l’occasione di educare e formare le future generazioni al rispetto per gli altri, per il proprio corpo, per l’ambiente e soprattutto per le regole; e in tutto questo la Scuola dell’Infanzia è in prima linea scrollandosi di dosso, per l’ennesima volta, il ruolo di Cenerentola che le viene ingiustamente assegnato! Nel frattempo le famiglie hanno presentato ricorso al Tar contro l’ordinanza 407 e il governatore della Regione Puglia ha emesso una nuova ordinanza, la 413 che ha stabilito la riapertura delle scuole, dalla Primaria alla Secondaria di primo grado, con la facoltà per le famiglie di scegliere tra DDI e didattica in presenza. Sarà la scelta giusta? Ce lo dirà solo il tempo….