Il referente Covid-19: l’Achille della nuova scuola e l’ennesima prestazione sottocosto

Scritto da il 18 Settembre 2020

Quello che ci si prospetta davanti come corpo docente, è uno scenario sempre più incerto e preoccupante. L’ultima trovata del Ministero della Pubblica Istruzione (ma ancora potremmo vederne altre), è l’istituzione di un referente Covid-19, sine die, all’interno di ogni istituto che avrà il compito di attivare tutte quelle procedure – molte delle quali ancora poco chiare – previste nel protocollo sicurezza. Ma esattamente, chi sarà questo referente? quali sono le sue funzioni? quali i rischi? che tipo di attività deve svolgere e quali sono le sue responsabilità rispetto a questo incarico?

In attesa che le responsabilità penali e civili  vengano, per così dire, alleggerite  per i Dirigenti Scolastici e, di conseguenza, anche per tutto il personale scolastico,  ecco che arriva come un macigno la figura mitologica del Referente Covid: parte uomo, parte assistente sanitario, parte amministrativo, parte centralinista, parte incaricato al raccordo con ufficio Asl e i vari soggetti coinvolti. 

Sarà un docente preferibilmente inserito nello staff di primo soccorso, dotato però di una resistenza fisica e psicologica, con mascherina a seguito, da fare rabbrividire persino  il  celeberrimo Achille, il semidio che combatteva senza scudo nè armatura perchè impavido e invincibile!

Scudi e protezioni insomma non servono. Lo sanno quelli dell’Amministrazione Centrale che  accettare prestazioni al buio è uno dei vantaggi che pochi dicasteri hanno a disposizione. Certamente ogni scuola si organizzerà nell’ambito della propria autonomia, per come può e per come saprà fare. Certamente ci saranno dei volontari che, mossi da quello spirito missionario, unico nel suo genere, si immoleranno per far partire l’anno scolastico, ma di certo ignoreranno che questa sarà l’ennesima prestazione sottocosto.

Il supereroe in questione infatti dovrà dare disponibilità per tutta la giornata  presumibilmente con il dono dell’ubiquità (in classe, in aula covid,  in ufficio preposto) e sarà legato all’imprevedibilità  del contagio. Non si palesano al momento misure normative generali significative come un congedo straordinario, un ricollocamento rispetto alla funzione espletata, un distacco, e perché no,  un trattamento economico perequativo rispetto anche alla gestione del rischio e della procedura intera. 

Una disfatta insomma prima ancora di cominciare per chi assumerà questo importante e necessario incarico; almeno il nome di Achille risuonava in tutte le terre dell’epoca conosciute come colui che garantiva vittoria certa. Invece oggi, nella scuola, le garanzie sono al minimo storico, e nessuna forma di riconoscimento alimenta la professionalità di chi oltre il rischio si accolla anche una responsabilità non di poco conto.

La gloria degli eroi, questa conosciuta solo nei testi omerici, nei documenti ministeriali non v’è traccia, nemmeno di un termoscanner.

Simona Mastroddi

Foto: Pexels


Opinione dei lettori

Commenta

La tua email non sarà pubblica. I campi richiesti sono contrassegnati con *



La Esse Radio

La Esse Radio

Traccia corrente

Titolo

Artista