Tornare a scuola in presenza ed in piena sicurezza: sincero auspicio o azzardata ipotesi?
Scritto da redazione il 1 Giugno 2020
Se guardiamo alla scuola del mese di settembre è chiara una cosa: sarà un grande punto interrogativo per quanto riguarda l’organizzazione, il funzionamento, la didattica. Afferma in una nota l’Ancodis , l’Associazione che rappresenta le figure di Sistema della scuola (vicepresidi, addetti alla sicurezza, funzioni strumentali) diretti Collaboratori dei Dirigenti Scolastici.
Chi conosce la realtà scolastica non può negare che la gestione e l’organizzazione di un sistema complesso, quale è la scuola di oggi, saranno messe a dura prova se non si metteranno in campo dei protocolli organizzativi e didattici (spazi e numero di allievi, attività didattica in presenza integrata a quella a distanza, orari flessibili) fondati su indicazioni nazionali, su un CCNL rinnovato e coerente ai nuovi bisogni organizzativi, sulle adeguate e necessarie risorse finanziarie, sulla conoscenza degli elementi di criticità e dei punti di forza che connotano ogni Istituzione Scolastica..
Chiunque ha la minima percezione della complessità di una scuola non può non riconoscere che sarà un’ardua impresa coniugare aspetti organizzativi, gestionali, didattici con quelli derivanti dalla sicurezza anche sanitaria (protocollo antisismico, antiincendio, antiinfortunistico, antistress ed oggi anticontagio).
La valutazione degli ambienti di apprendimento e degli spazi interni ed esterni dovranno essere rimodulati secondo le necessità organizzative e didattiche con dotazione di arredi e di postazioni degli alunni e del personale rispettose del prescritto distanziamento e della previsione di una superficie di almeno 3.14 mq per alunno.
Tutto questo sarà in capo alle autonome IS che dovranno farsi carico di ideare e progettare soluzioni organizzative per la gestione degli spazi, riservando anche uno spazio idoneo ad accogliere tempestivamente casi di personale o alunni con temperatura superiore ai 37.5°.
Nessuno però pone il tema di chi si dovrà fare carico di tutto questo, ciò significa non conoscere come funziona oggi una scuola. Su quali strumenti e risorse potranno contare quanti saranno impegnati nei mesi estivi ad organizzare la ripartenza di settembre? I vicepresidi in primis, insieme ai DS, ai DSGA, agli RSPP avranno poi l’incarico di coordinare, vigilare e monitorare per un intero anno scolastico l’organizzazione, i comportamenti di alunni, del personale e dei genitori, il rispetto dei protocolli di sicurezza, il corretto sviluppo delle attività didattiche in tutti i plessi.
La preoccupazione espressa dal Presidente dell’Ancodis Rosolino Cicero è chiara e precisa: “Alle condizioni odierne, senza alcun riconoscimento professionale e nessuna tutela legale, molti potrebbero – già al termine di questo anno scolastico – rinunciare all’incarico di collaborazione mettendo in crisi l’organizzazione ed il funzionamento delle loro scuole. Chi conosce davvero la scuola del giorno dopo giorno, la scuola dell’emergenza, la scuola dei conflitti, la scuola dei servizi generali ed amministrativi, la scuola delle reggenze, la SCUOLA reale insomma, è ben consapevole che i Collaboratori del DS e le figure di sistema con grande spirito di servizio e professionalità assumono ruoli onerosi di tempo e di responsabilità senza alcuna attenzione né giuridica né contrattuale.” Lanciato l’allarme, l’Associazione professionale con l costruttivo aggiunge le proposte alle azioni previste nelle indicazioni del Comitato tecnico scientifico, ritenendole proposte URGENTI, NECESSARIE, COERENTI ed economicamente SOSTENIBILI per poter finalmente dire che nella scuola della convivenza con Covid 19 chi si occupa di organizzazione, funzionamento e didattica merita rispetto ed attenzione.
Proposte Ancodis:
1) abrogazione dell’articolo 1, commi 332 e 333, della Legge 23 dicembre 2014, n. 190 (divieto supplenza per il primo giorno di assenza e nei primi sette giorni di assenza per la sostituzione dei collaboratori scolastici per poter garantire il controllo e la sicurezza degli alunni in tutti gli spazi scolastici);
2) rendere fruibili e sicuri TUTTI gli spazi presenti in un plesso scolastico poiché risultano edifici utilizzati in misura ridotta per inadeguatezza dei locali o per abbandono manutentivo ordinario;
3) prevedere – in caso di assenza dei necessari spazi ed ove possibile – strutture prefabbricate adatte allo svolgimento in sicurezza delle attività didattiche;
4) esonero del Collaboratore principale con unità di potenziamento in tutte le IS per monitorare l’applicazione delle misure di sicurezza e di prevenzione sanitaria e collaborare a tempo pieno con il DS ed il DSGA nella gestione e nell’organizzazione;
5) tutela legale a carico della scuola di tutti i Collaboratori che assumono incarichi di preposti ai sensi del D. Lgs 81/08 (Fiduciari/Responsabili di plesso distaccato);
6) ed, infine, istituire l’area del middle management nel sistema scolastico italiano del quale tanti parlano ma nessuno prova davvero a mettere la prima pietra.