Collaboratori dei Dirigenti Scolastici: l’ANCoDiS chiede il riconoscimento di una figura professionalizzata

Scritto da il 26 Maggio 2020

Nata da pochi anni, l’ANCoDiS, Associazione Nazionale dei Collaboratori dei Dirigenti Scolastici, conferma l’importanza della categoria in questo periodo di didattica a distanza. Proprio da questi insegnanti, collaboratori del Dirigente, passa il lavoro organizzativo delle attività delle Scuola.

Il Dirigente Scolastico responsabile dell’Istituzione ha il compito di pianificare e sovraintendere alle linee di indirizzo stabilite, l’applicazione delle stesse è delegata a quello che un tempo si chiamava “vicepreside”. Oggi con l’Autonomia, è un’équipe di docenti ad affiancare la Dirigenza, con un primo collaboratore a guidare e coordinare le altre figure, cosiddette, di sistema: dalle funzioni strumentali ai dipartimenti, dalle commissioni all’animatore digitale. E proprio con questi specialisti che il primo collaboratore pianifica le classi digitali, avvia le procedure, organizza gli strumenti e l’uso degli stessi. Gli alunni e i docenti hanno l’altro difficile compito, provare ad inventarsi una attività didattica da svolgere in questa difficile situazione. Carichi di lavoro aggiuntivi per i collaboratori di presidenza che nella maggioranza dei casi svolgono anche la normale attività di docenza in classe. “Non è certo il lavoro che ci spaventa – dice il professor Rosolino Cicero, docente di matematica in una scuola media di Palermo e Presidente Nazionale dell’associazione che raggruppa i collaboratori di presidenza – la ragione per cui nasce questa associazione, presente con proprie delegazioni in più della metà delle province italiane, è il riconoscimento formale del lavoro delicato e peculiare del collaboratore di presidenza, un lavoro duro ed oscuro ma di altissima qualità operativa e professionale”.

L’obiettivo dell’associazione è la creazione di una figura professionalizzata il cui ruolo venga riconosciuto nell’ordinamento scolastico in maniera formale attraverso un procedimento legislativo che ne istituzionalizzi il ruolo. “La nostra richiesta è individuare nella normativa una terza area professionale tra quella docente e quella degli Ata”. Una richiesta basata sul principio meritocratico che tenda a riconoscere ai collaboratori di presidenza, il lavoro invisibile, di gregario, di mediano indispensabile a mandare in goal il Dirigente, questo della più piccola autonomia scolastica alla Scuola più complessa d’Italia.


Opinione dei lettori

Commenta

La tua email non sarà pubblica. I campi richiesti sono contrassegnati con *



La Esse Radio

La Esse Radio

Traccia corrente

Titolo

Artista