15 maggio 2020: Primo sciopero virtuale della scuola
Scritto da redazione il 26 Maggio 2020
Bice, giovane docente di matematica allarmata e sorpresa mi chiede conto dello sciopero generale il 15 maggio del comparto scuola, circa 1,2 milioni di lavoratori. “E questa volta – aggiunge con enfasi – ci sono anche gli studenti a manifestare, si tratta di una iniziativa contro la DaD?” Rassicuro le Bice d’Italia che il primo sciopero virtuale della scuola non ha l’obiettivo di demonizzare la Didattica a distanza, quanto quello più nobile di sensibilizzare le coscienze ecologiche di studenti, insegnanti dirigenti ed Ata. “ Fin da gennaio, la data del il 15 maggio 2020 era stata annunciata come una nuova tappa del movimento globale per un mondo rispettoso dell’ambiente – recita una nota del sindacato SISA, promotore dell’iniziativa – abbiamo deciso di scioperare, perché ci pare, da tempo, urgente una nuova consapevolezza ecologica, a partire dalla scuola”. Quali le modalità di sciopero che prevedete di adottare? “Il 15 maggio spegnere il computer e guardare il cielo, immaginando e impegnandoci nella fattiva costruzione di un domani migliore, a partire della scuola“.
Auguro all’iniziativa sindacale le migliori fortune, condividendo la nobiltà della proposta. Manifesto due obiezioni concrete: come si calcola il numero degli aderenti all’iniziativa con le relative trattenute dallo stipendio; e ancora, a chi va comunicata l’adesione allo sciopero, al provider o all’amministratore della piattaforma e-learning essendo le scuole in modalità di lavoro a distanza. Mi preoccupa, in caso di scarsa adesione allo sciopero, la conclusione automatica che il mondo della scuola sia scarsamente sensibile alla tematica ambientale. Perché non trasformare una azione divisiva, come lo sciopero, in modalità partecipativa, ritrovandosi tutti davanti al computer, il 15 maggio per un’ora di riflessione collettiva sull’argomento, magari riguardando IL SALE DELLA TERRA bellissimo docu-film di Wim Wenders e Julien Ribero Salgado, del 2014?